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ArtNightVenezia 2023 alla Fondazione Cini

di Romina Greggio
In occasione dell’ArtNightVenezia abbiamo vissuto la notte dell’arte alla Fondazione Cini, nelle Stanze di Fotografia, Stanze del Vetro e alla Galleria Venini.

Le Stanze di Fotografia hanno inaugurato i loro spazi con una mostra di grande impatto con un fotografo di fama internazionale, Ugo Mulas.
Un percorso di oltre 300 foto, tra cui 30 inedite, arricchito da documenti, libri, pubblicazioni, filmati, che permettono al visitatore di scoprire una tra le figure più importanti della fotografia internazionale del secondo dopoguerra.
Il percorso espositivo si snoda lungo 14 sezioni che ripercorrono tutte le tematiche d’interesse di Mulas, teatro, moda, ritratti di amici, personaggi della letteratura, del cinema e dell’architettura, dell’arte e la suaesperienza con la Biennale di Venezia e con gli artisti della Pop Art.

Le Stanze del Vetro propongono un’esposizione di Vetro boemo curata da Caterina Tognon e Sylva Petrová e realizzata in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Praga, è dedicata al vetro boemo dopo la seconda guerra mondiale e presenta il lavoro di sei grandi maestri della scultura contemporanea in vetro: Václav Cigler, Vladimír Kopecký, Stanislav Libenský e Jaroslava Brychtová, René Roubíček, Miluše Roubíčková.
La mostra presenta di maestri vetrai nati nelle terre ceche che hanno sperimentato il “vetro d’artista”, le loro creazioni sono esemplari unici, concepiti non come oggetti d’uso ma come opere d’arte.
La mostra è arricchita da diciannove fotografie di Josef Sudek (Kolín 1896–1976 Praga) della serie Glass Labyrinths, scattate in occasione della mostra Vetro Boemo Contemporaneo, organizzata a Praga nel 1970 per il V congresso dell’AIHV – Association Internationale pour l’Histoire du Verre.

Presso la Galleria Venini: Luce (con ingresso vicino alla Basilica) è possibile ammirare
Velario, realizzato per la copertura di Palazzo Grassi e formato da una serie di “festoni” con cavi d’acciaio e sfere in vetro cristallo balloton, e il monumentale lampadario a poliedri policromi, con circa quattromila elementi, progettato da Carlo Scarpa per il padiglione del Veneto all’esposizione di Torino “Italia 61” nel 1961.

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Autore: admin